2.12.2024 Vivere la storia

Anno scolastico 2024/2025

Attività UNESCO

Presentazione

Durata

2 Dicembre 2024

Descrizione del progetto

Vivere la Storia

 

Per affrontare lo studio dell’articolo 11 della “Costituzione”, sul ‘ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’ e sulla ‘promozione della pace fra le nazioni’, principio ribadito nell’obiettivo 16 dell’Agenda 2030 dell’ONU, le classi 5H e 3H hanno potuto seguire una lezione itinerante guidata dalla storica Eva Masini.

Accompagnate dalle docenti Lofaro, Markova e Marconi, il 2 dicembre 2024 le classi hanno rivissuto (tramite il racconto storico de visu) le due fasi di vita dell’area di piazza Bologna (entro la quale si colloca la sede di v. Procida). Prima la costruzione del quartiere fra i due grandi assi viari di via Nomentana e via Tiburtina, secondo il carattere di una ‘Modernità’ che doveva entrare nella strategia del consenso da parte del regime mussoliniano e il cui emblema rimane l’ufficio delle Poste di piazza Bologna, inaugurato nel 1935, nel giorno della commemorazione della Marcia su Roma.

                           

 

Poi la progressiva nascita del dissenso a seguito delle leggi razziali, dell’entrata in guerra e delle continue sconfitte subite dall’allora regio esercito, quindi dal primo inatteso bombardamento di Roma, a San Lorenzo.  Anche il successivo Armistizio non porta alla pace ma alla guerra civile e non pone fine ai bombardamenti, come evidenziato dalle immagini, riprese dal libro della Masini: “Piazza Bologna. Alle origini di un quartiere borghese”, della parziale distruzione della storica e preziosa Caserma Piave.

Emergono allora fra gli alunni frammenti di ricordi di chi aveva i nonni residenti a San Lorenzo e, per memoria diretta o mediata dai genitori, comprende ora il senso dei ricordi  delle fughe nelle cantine, dei fratelli grandi che si vedevano affidare quelli piccoli, della perenne raccomandazione di non sprecare il cibo.

 

E al cibo rimandano le memorie personali della liberazione di Roma (di cui ricorre quest’anno l’80° anniversario), attraverso la testimonianza della signora Luciana Finelli (sempre riportata nel libro della Masini), della pace come arrivo inaspettato di cibo:

“tornai di corsa verso casa e trovai mamma in cucina che mi porse una carta gialla: Pupa, guarda!  Guardai e vidi sette od otto panini, morbidi, bianchi, profumati, teneri, dolcissimo preludio ad un futuro che si annunciava lieto. […] Era finito, era tutto finito! I miei tredici anni offesi, di fronte a quei panini arrivati dal cielo, si sciolsero in un fiume di lacrime mentre, con il primo morso, assaporavo per la prima volta il gusto dolce amaro della libertà”.

 

Prof.ssa Augusta Charis Marconi

In collaborazione con

Storica Eva Masi